Sinodo è un termine in auge in questi mesi nelle nostre comunità. Non è un fatto nuovo: ad esempio nella Diocesi di Cuneo dal 1817 al Concilio Vaticano II si sono celebrati tre Sinodi diocesani. Certo è che il Concilio Vaticano II, mettendo in evidenza la definizione di Chiesa come “Popolo di Dio”, ha operato una svolta anche nel modo di pensare e svolgere un Sinodo: da un esclusivo coinvolgimento di rappresentanti del clero e di religiosi al mettersi in ascolto di tutti i componenti del Popolo di Dio. In questo modo non solo si è riscoperto un modo più bello e più completo di vivere il Sinodo, ma si è compreso che Sinodo è una modalità di essere Chiesa.
Sinodo significa appunto “camminare insieme” e la Chiesa come Popolo di Dio non può non essere sinodale. È quanto sta emergendo nel nostro Sinodo diocesano di Cuneo e di Fossano ed è il cammino che Papa Francesco sta indicando. La sinodalità non è una peculiarità della Chiesa cattolica: è un aspetto molto vivo e significativo delle Chiese orientali e ortodosse come pure delle Chiese della Riforma.
Per conoscere meglio come le varie Chiese vivono la sinodalità, gli Uffici per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso delle Diocesi di Cuneo e di Fossano, guidati da don Bruno Mondino, e della Diocesi di Mondovì, in collaborazione con l’Azione Cattolica di Mondovì, hanno predisposto una serata di confronto ecumenico dal titolo “Sinodalità è camminare insieme”. Ad esso partecipano il pastore valdese Gianni Genre, il monaco di Bose Guido Dotti e padre Sergio Mainoldi, protopresbitero e Vicario per il Nord-Ovest della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia. L’appuntamento si svolgerà in modalità on line venerdì 11 febbraio alle ore 21 e verrà trasmesso in diretta sul canale You Tube dell’Azione Cattolica di Mondovì.