Negli ultimi anni i temi del dialogo sono stati dedicati alle Dieci parole e alle Meghilloth (i libri di Rut, Cantico dei Cantici, Qohelet, Lamentazioni, Ester). Ora, alla luce della pandemia e delle sue conseguenze, l’invito è di intraprendere un cammino sulla profezia. Per il 2022 è stato scelto un passo del profeta Geremia particolarmente in sintonia con il tempo complesso che stiamo attraversando: “La lettera agli esiliati” (Ger 29,1-23). “È l’invito del profeta a vivere in maniera positiva e costruttiva la nuova situazione di esiliati, senza dondolarsi in false speranze, quali l’illusione che tutto torni come prima”. “La lettera di Geremia – scrive la Commissione per l’Ecumenismo e il dialogo della Conferenza Episcopale Italiana – è un testo che, letto a due voci in questa giornata, può aiutarci a collocare la nostra esperienza di fede nell’odierna stagione di cambiamento d’epoca. I temi della ricostruzione, della speranza, del dialogo con le realtà che ci circondano, il confronto con l’altro, anche con lo straniero, possono fornire spunti importanti rispetto al modo di abitare la terra: un’ottima occasione di confronto e di dialogo”.